L’Aquila

L'Aquila

Città di poco meno di 70mila abitanti, L’Aquila è il capoluogo della regione Abruzzo. Fondata nel 1254, fino agli anni ’30 del secolo scorso si chiamava Aquila degli Abruzzi. Il centro urbano si trova ai piedi del Gran Sasso, lungo il fiume Aterno. È nota la sensibilità sismica del territorio: L’Aquila è stata vittima di terremoti nel 1315, nel 1461, nel 1703 e nel 2009.

Merita di essere visitata, però, per il suo notevole patrimonio artistico e storico, con la cinta muraria di origine medievale, le tante chiese in stile rinascimentale e gli edifici in stile neoclassico e barocco frutto delle ricostruzioni compiute dopo il terremoto del Settecento.

Come arrivare a L’Aquila

Per arrivare a L’Aquila è possibile prendere gli autobus delle Autolinee Tua in partenza dalla stazione Tiburtina di Roma o da Pescara; tra la Capitale e L’Aquila il tempo di percorrenza è di circa tre ore e un quarto. Da Pescara, invece, è necessario andare in piazza della Repubblica per raggiungere, di fianco alla Stazione Centrale dei treni, quella degli autobus.

Per chi arriva in aereo si può far riferimento anche all’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo, con autobus in partenza ogni dieci minuti. In auto, infine, è necessario percorrere la A24 e uscire all’Aquila, o la A25 e uscire a Bussi, per poi imboccare la Strada Statale per l’Aquila.

La cucina dell’Aquila

Quella aquilana è una cucina prettamente montana, con ingredienti originali: basti pensare all’antipasto tipico della città, cioè l’intingolo all’aquilana, che si prepara con il midollo di bue, il burro, la panna da cucina, le uova e lo zafferano abruzzese. Tra i primi, sono diffusi gli spaghetti alla chitarra e le fregnacce con sugo a base di pomodoro e carne di agnello. Gli anellini alla pecorara, invece, sono accompagnati da salsa e ricotta di pecora. La produzione di torroni è un altro punto di forza della tradizione gastronomica locale, mentre genziana e nocino sono ideali per accompagnare le ferratelle, con un disegno a rombi in rilievo. Come nel resto dell’Abruzzo si preparano gli arrosticini, ma è tipica soprattutto la pecora alla cottora.

Le tradizioni dell’Aquila

Uno degli appuntamenti più attesi in città è la Perdonanza Celestiniana, che ogni anno va in scena il 28 e il 29 agosto. Il sindaco dell’Aquila legge la Bolla del Perdono emanata nel settembre del 1294 da Papa Celestino V, mentre un cardinale giunto su invito dell’arcidiocesi apre la porta santa della basilica di Collemaggio.

Il 10 giugno, invece, è la festa patronale di San Massimo, ma si celebrano anche la festa di Sant’Agnese e delle Malelingue il 21 gennaio e la festa di San Bernardino tra il 19 e il 21 maggio.

Le aree naturali in città

Il Tratturo Magno, conosciuto anche come Tratturo L’Aquila – Foggia, è noto per essere il più grande tratturo del nostro Paese tra quelli utilizzati dai pastori transumanti che si recavano alla fiera di Foggia. Da vedere, ovviamente, le aree del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Lega, così come merita un tour la Riserva naturale regionale Sorgenti del Fiume Vera, nella frazione di Tempera, che permette di risalire tutto il corso d’acqua e giungere, appunto, fino alle sorgenti. Gli amanti della montagna possono raggiungere a Campo Imperatore il Rifugio Fontari o sul Monte Portella il Rifugio Duca degli Abruzzi, a più di 2.300 metri di altitudine.

I parchi più importanti della città sono quelli del Castello, intorno al Forte spagnolo, e del Sole, nei pressi della basilica di Collemaggio. Infine, nei mesi più caldi non c’è niente di più rilassante che trovare un po’ di ombra nelle pinete di Pesco Croce e Colle Cerasitto, nella Pineta di Roio a Monteluco, nella Pineta di Arischia lungo i tornanti del Passo delle Capannelle o nella Pineta di San Giuliano sopra il convento omonimo.

I monumenti da vedere all’Aquila

Sono nel centro storico dell’Aquila sono più di 60 le chiese attive, e le tre basiliche sono le più importanti: la basilica di San Giuseppe Artigiano, quella di Collemaggio e quella di San Bernardino. Un ideale tour della città, però, deve comprendere anche la Chiesa di San Domenico, la Cattedrale dei Santi Massimo e Giorgio e la Chiesa di San Pietro a Coppito. Spostandosi nelle frazioni, poi, il quartiere di San Giuliano ospita il convento omonimo, mentre a Paganica c’è il santuario della Madonna d’Appari e a Bazzano non passa inosservata la Chiesa di Santa Giusta fuori le mura.

Per quel che riguarda le architetture civili, invece, la presidenza della Regione è ospitata da Palazzo Centi, mentre il consiglio regionale trova sede presso Palazzo dell’Esposizione e il municipio si trova a Palazzo Margherita. In via Simeonibus si notano le cosiddette Cancelle, degli archi ogivali risalenti al Quattrocento. A Borgo Rivera, poi, merita una tappa la fontana delle 99 cannelle, e in piazza Margherita c’è la Fontana del Nettuno.